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DIFFICOLTA’ DELLA COORDINAZIONE MOTORIA: COME AIUTARE I NOSTRI BAMBINI A CASA E A SCUOLA

Come possiamo riconoscere i bambini che presentano una difficoltà della coordinazione motoria? In genere sono bambini che hanno difficoltà a disegnare, a scrivere, inciampano spesso, fanno fatica a svolgere quelle che per noi sono semplici attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, mangiare da soli. Anche giocare con i compagni può risultare un ostacolo grande da superare.

Possiamo dunque immaginare la grande frustrazione che provano nel momento in cui non riescono a fare cose che per altri sono semplici ed automatiche, la loro autostima è spesso molto bassa e nella maggior parte dei casi, proprio perché non riescono, evitano di fare le cose, di cimentarsi in giochi e in attività nuove e divertenti. Da qui ne deriva l’etichetta di bambino pigro o bambino svogliato che spesso gli viene assegnata e che va a demolire ancora di più la loro autostima. 

Come spesso dico ai genitori che incontro, per poter aiutare i nostri bambini dobbiamo innanzitutto capirli, capire le loro difficoltà e il loro stato d’animo. I bambini con difficoltà della coordinazione motoria fanno fatica a rappresentarsi, a programmare azioni in sequenza per raggiungere un determinato obiettivo. Le attività psicomotorie funzionali, in questi casi, possono essere di grande aiuto perché coinvolgono il corpo nella sua interezza e consentono di lavorare sui sensi, la percezione e la propriocezione senza mai tralasciare la componente emotiva.

Sono tanti i “giochi” e le esperienze psicomotorie funzionali che possiamo fare sia a casa che a scuola. Innanzitutto lavoriamo sulle abilità motorie di base, come ad esempio lavorare sul movimento delle mani in modo da farle diventare più “forti e specializzate” per poi utilizzare forbici o altri strumenti scolastici. Non dimentichiamo di fare lodi motivate, complimentiamoci per l’impegno e non semplicemente per il risultato. Permettiamo al nostro bambino di raggiungere una consapevolezza corporea attraverso esperienza propriocettive, il bambino deve sentire il suo corpo. Ad esempio se siamo in casa facciamogli spostare oggetti pesanti o portare buste della spesa, facciamogli impastare un panetto di pasta denso, proponiamogli una varietà di cibi di diversa consistenza. A scuola possiamo fare giochi come il tiro alla fune, la carriola con i compagni, utilizzare materiali come das o pongo.

Aiutiamoli nella pianificazione dei movimenti. Cosa molto utile è la ripetizione costante dei movimenti per acquisire abilità. Proporre esperienze sensoriali che permettono al bambino di giungere ad una consapevolezza corporea, particolarmente importanti sono le esperienze tattili. Per imparare nuove abilità motorie può risultare utile la procedura chiamata “analisi verbale del compito” durante la quale si verbalizza ogni azione del processo. Proporre giochi di imitazione dei movimenti, pensiamo al famoso “gioco dello specchio”.

Altra cosa importante è aiutarli nelle autonomie della vita quotidiana. Il momento di vestirsi è un dramma per tutti i genitori, soprattutto quando la mattina si ha poco tempo causa impegni di lavoro e appuntamenti vari. Vediamo qualche strategia che possiamo adottare a casa per aiutarli. Innanzitutto abiti comodi, magari anche solo di una taglia leggermente più grande in modo che sono più semplici da infilare. Cercate di acquistare giacche con bottoni grandi che sono più semplici da abbottonare. Se il bambino presenta difficoltà di equilibrio provate a farlo vestire da seduto, sul pavimento oppure su una panca. Si può utilizzare una tabella che indichi la sequenza con cui i vestiti vanno indossati.

Sono tante le strategie, la cosa importante è trovarle insieme al nostro bambino. Ogni bambino è diverso, ecco perché la prima cosa che dobbiamo fare è metterci in ascolto, capire per poi individuare la strada da percorrere insieme verso l’autonomia e la libertà. 

A cura della Dott.ssa Annalisa Rende Psicomotricista funzionale