LA CICOGNA E’ TORNATA: QUANDO ARRIVA UN FRATELLINO
Quando nasce un secondo figlio, solitamente i genitori temono le possibili reazioni del primogenito. Effettivamente, l’arrivo di un fratellino o di una sorellina è la causa più comune di gelosia; una gelosia che può essere contenuta, per evitare che degeneri, ma non totalmente evitata. Occorre che il bambino venga preparato per tempo e che siano i genitori a dargli la notizia della gravidanza.
È preferibile evitare le illusioni: dire ad esempio che arriverà a casa qualcuno con cui poter giocare si rivelerebbe una profonda delusione, visto che i neonati si limitano a mangiare, dormire e piangere. Soprattutto quando arriva il momento del ricovero in ospedale, è importante spiegare con chiarezza al piccolo ciò che accadrà, con chi rimarrà, e che mamma e papà non lo stanno abbandonando. Vedere l’ospedale in cui si trovano la mamma e il fratellino può essere molto tranquillizzante, perché permette al bambino di sentirsi parte della fase familiare che si sta vivendo. Al momento dell’arrivo in ospedale, è preferibile che la mamma si dedichi un secondo a lui prima di presentargli il nuovo arrivato.
Considerando che il neonato avrà tanti regali, potrebbe essere carino far trovare un regalo anche al primogenito. È un modo per fargli percepire che anche lui è nei pensieri e nella mente dei genitori. Anche quando arrivano i parenti a fare visita è indicato che salutino per primo il bambino e che chiedano a lui stesso di presentare il neonato.
Al ritorno a casa, è di fondamentale importanza ritagliare degli spazi esclusivi con il primo figlio, sfruttando magari il tempo in cui il bebè dorme o alternandosi tra genitori.
Il momento dell’allattamento è molto delicato, in quanto potrebbe risvegliare fantasie regressive nel bambino, come quella di prendere anche lui il latte dal seno. Per questa ragione è sempre preferibile tenere impegnato l’altro figlio durante l’allattamento, dandogli ad esempio qualcosa da mangiare o una bambola da accudire.
In questa fase, il ruolo del papà è di fondamentale importanza, perché, soprattutto quando la mamma è impegnata con il neonato, può dedicarsi all’altro figlio e portare avanti con lui dei rituali, come metterlo a letto, o dei momenti di gioco.
Le manifestazioni di affetto sono indispensabili, perché il piccolo ha bisogno di sentire che non è cambiato l’amore per lui. Mostrargli le foto della sua nascita, raccontargli cosa veniva fatto quando piangeva, come dormiva, come mangiava, è un modo per fargli sentire che ha ricevuto le stesse attenzioni e cure che sta avendo ora il fratellino. Se uno dei genitori ha un fratello minore, può raccontare la propria esperienza, così da legittimare il sentimento di gelosia.
Non c’è da spaventarsi se il piccolo torna ad avere i comportamenti di un neonato, è il suo modo di richiedere attenzioni: si possono concedere delle transitorie regressioni attraverso il gioco.
Infine, qualora lo voglia, è preferibile concedere al bambino di prendere in braccio il fratellino in presenza dei genitori, per evitare che sviluppi la fantasia di prenderlo in braccio in assenza degli adulti.